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Turismo, incentivi fiscali, digitalizzazione e formazione

~ Articolo scritto grazie alla collaborazione con Open Group Italia, società di consulenza direzionale, finanziaria e strategica per le PMI
In Breve

Finanziamento a progetti di transizione digitale ed ecologica: erogazione di finanziamenti ad un tasso veramente irrisorio (parliamo del 10% di quello di mercato) con un ulteriore contributo a fondo perduto.

Credito calcolato sulle ore di formazione del personale dipendente dell’azienda, per sostenere le imprese nel processo di trasformazione tecnologica e digitale.

Nel dettaglio

Finanziamenti SIMEST

Transizione Digitale ed Ecologica delle PMI con vocazione internazionale

Tra le tre le linee di finanziamento Simest che ricadono all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – NextGenerationEU è presente quella dedicata ai Progetti di transizione digitale ed ecologica.

È quindi possibile richiedere, in caso di investimento in tecnologia e in sviluppo digitale dei processi aziendali, un finanziamento a Tasso Agevolato con una quota a Fondo Perduto fino al 25% (40% per azienda del Sud Italia1), nel limite di agevolazioni pubbliche complessive concesse in regime di Temporary Framework2, e senza necessità di presentare garanzie3 + 75% finanziamento a tasso agevolato (60% per il Sud Italia3)

1 Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna.

2 Il cofinanziamento a fondo perduto in regime di Temporary Framework è concedibile per le richieste deliberate fino al 30 giugno 2022. Per le domande deliberate successivamente a tale data, la delibera del cofinanziamento a fondo perduto in regime di Temporary Framework è subordinata alla preventiva autorizzazione da parte della Commissione Europea della proroga della misura.

3 Ove richiesta, l’esenzione dalla prestazione delle garanzie potrà essere concessa solo in caso di capienza all’interno del plafond de minimis.

Del progetto presentato, sono finanziabili spese relative a beni o servizi, inclusi hardware, software, macchinari e impianti, purché risulti una chiara finalità legata alla transizione digitale dell’Impresa Richiedente:

  • investimenti digitali per una quota minima pari al 50%;
  • investimenti volti a promuovere la sostenibilità e la competitività sui mercati internazionali per il restante 50
Transizione Digitale ed Ecologica delle PMI con vocazione internazionale

A chi
Alle sole PMI italiane, costituite in forma di società di capitali e che abbiano depositato presso il Registro imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi e che abbiano del Fatturato Estero* la cui media degli ultimi due esercizi sia almeno il 20% del fatturato aziendale totale, oppure pari ad almeno il 10% del fatturato aziendale dell’ultimo bilancio depositato.

*Fatturato Estero: Il fatturato come risultante dai righi VE30 e VE34 delle dichiarazioni IVA presentate all’Agenzia delle Entrate.

L’agevolazione

Importo massimo finanziabile: fino a € 300.000, ma comunque non superiore al 25% dei ricavi medi risultati dagli ultimi due bilanci approvati e depositati dall’impresa.

Quota massima a fondo perduto: fino al 40% per le PMI del Sud (i), fino al 25% per le restanti PMI. La quota di co-finanziamento a fondo perduto è concessa in ogni caso nei limiti dell’importo massimo complessivo di agevolazione in regime di Temporary Framework per impresa.

Durata del finanziamento: 6 anni, di cui 2 di pre-ammortamento.

 

Le domande devono essere inviate entro il 31 maggio 2022.

  • dev’essere una PMI con sede legale in Italia che, al momento della Domanda, abbia la forma di società di capitali da almeno due esercizi;
  • deve aver depositato presso il Registro imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi (si considera completo un esercizio di 12 mesi interi). I bilanci devono riguardare lo stesso soggetto richiedente (identificato dal codice fiscale);
  • deve avere un Fatturato Estero la cui media degli ultimi due esercizi sia almeno il 20% del fatturato aziendale totale, oppure pari ad almeno il 10% del fatturato aziendale dell’ultimo bilancio depositato;
  • alla data di presentazione della Domanda (i) non dev’essere coinvolta in una procedura concorsuale (non deve pertanto essere soggetta ad alcuna procedura concorsuale, né deve aver presentato domanda per una procedura concorsuale), (ii) non deve essere nelle condizioni perché una tale procedura possa essere richiesta nei suoi confronti (iii) non deve essere in stato di scioglimento o liquidazione volontaria, (iv) non rientrare nella categoria di scoring A5 di cui al successivo paragrafo 3.7;

Le spese ammissibili e finanziabili sono rispettivamente:

    1. Spese per la Transizione Digitale che dovranno rappresentare almeno il 50% delle Spese Ammissibili finanziate:
      1.1. integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali
      1.2. realizzazione/ammodernamento di modelli organizzativi e gestionali in ottica digitale
      1.3. investimenti in attrezzature tecnologiche, programmi informatici e contenuti digitali
      1.4. consulenze in ambito digitale (i.e. digital manager)
      1.5. disaster recovery e business continuity
      1.6. blockchain (esclusivamente per la notarizzazione dei processi produttivi e gestionali aziendali)
      1.7. spese per investimenti e formazione legate all’industria 4.0 (es. cyber security, big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, simulazione e sistemi cyber-fisici, sistemi di visualizzazione, realtà virtuale e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborative, manifattura additiva, internet delle cose e delle macchine).
    2. Spese per la sostenibilità e l’internazionalizzazione che dovranno rappresentare non più del 50% delle Spese Ammissibili finanziate:
      2.1. spese per investimenti per la sostenibilità in Italia (es. efficientamento energetico, idrico, mitigazione impatti climatici, ecc.)
      2.2. spese per internazionalizzazione (es. investimenti per una singola nuova struttura commerciale6 in un paese estero, consulenze per l’internazionalizzazione, spese promozionali e per eventi internazionali in Italia e all’estero, spese per certificazioni di prodotto e registrazione del marchio, ecc.)
      2.3. spese per valutazioni/certificazioni ambientali inerenti il finanziamento, ivi incluso le eventuali spese per le verifiche di conformità agli Orientamenti tecnici della Commissione Europea (2021/ C 58/01) sull’applicazione del principio “non arrecare un danno significativo” (“Do no significant harm – DNSH) ai sensi dell’articolo 17 del Regolamento (UE) 2020/852.

Per richiedere l’Intervento, l’Impresa Richiedente deve registrarsi sul Portale, compilare la Domanda in ogni sua parte, con sottoscrizione digitale da parte del legale rappresentante ed effettuare l’invio tramite il medesimo Portale.
La Domanda potrà intendersi completa solo se debitamente compilata e sottoscritta in tutte le sue parti.

Nel caso in cui l’Impresa Richiedente riceva un preavviso di archiviazione da parte di SIMEST l’Impresa Richiedente avrà un termine di dieci (10) giorni di calendario dalla ricezione della comunicazione per presentare a mezzo PEC i propri chiarimenti/integrazioni, eventualmente corredati dalla relativa documentazione completa e debitamente sottoscritta.

Decorso tale termine senza la ricezione dei chiarimenti/integrazioni o della necessaria documentazione, ovvero in caso di chiarimenti/integrazioni che non fanno venire meno i motivi che ostano alla concessione dell’Intervento o in caso di documentazione incompleta, SIMEST procederà all’archiviazione della Domanda, dandone comunicazione all’Impresa Richiedente.
Tutte le comunicazioni dell’Impresa Richiedente a SIMEST e di SIMEST all’Impresa Richiedente devono essere effettuate via PEC.

L’Erogazione dell’Intervento avviene in due tranche, sul Conto Corrente Dedicato dell’Impresa Richiedente, subordinatamente alle positive verifiche e ai controlli previsti per la Linea progettuale, secondo le seguenti modalità:
1° tranche: pari al 50% dell’Intervento, a titolo di anticipo, sarà erogata entro 30 giorni dalla data di adempimento delle eventuali condizioni sospensive (incluse eventuali garanzie) che dovranno essere soddisfatte entro 3 mesi dalla Data di Stipula.
2° tranche: a saldo dell’importo delle Spese Ammissibili rendicontate e documentabili – nel limite massimo dell’Intervento deliberato – sarà effettuata entro 30 giorni dalla data di adempimento delle eventuali condizioni sospensive (incluso il ricevimento delle garanzie eventualmente richieste) che dovranno essere soddisfatte entro 3 mesi dalla verifica delle spese rendicontate di cui al successivo paragrafo 5.4 “Consolidamento”.

Credito d'imposta formazione 4.0

La misura è volta a sostenere le imprese nel processo di trasformazione tecnologica e digitale creando o consolidando le competenze nelle tecnologie abilitanti necessarie a realizzare il paradigma 4.0.

Credito d'imposta formazione 4.0

A chi

  • imprese residenti in Italia;
  • enti non commerciali residenti svolgenti attività commerciali rilevanti ai fini del reddito d’impresa;
  • imprese residenti all’estero con stabili organizzazioni sul territorio italiano.

L’agevolazione

Il credito d’imposta è riconosciuto in misura del:

  • 50% delle spese ammissibili e nel limite massimo annuale di € 300.000 per le micro e piccole imprese
  • 40% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di € 250.000 per le medie imprese
  • 30% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di € 250.000 le grandi imprese.

La misura del credito d’imposta è aumentata per tutte le imprese, fermo restando i limiti massimi annuali, al 60% nel caso in cui i destinatari della formazione ammissibile rientrino nelle categorie dei lavoratori dipendenti svantaggiati o molto svantaggiati, come definite dal decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali del 17 ottobre 2017.

Le domande devono essere inviate entro il 31 dicembre 2023.

Tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.

Attività di formazione del personale, compresi i ruoli manageriali (limitatamente al costo aziendale riferito alle ore o alle giornate nel periodo d’imposta agevolabile) riguardanti le seguenti tecnologie: big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, cyber security, sistemi cyber-fisici, prototipazione rapida, sistemi di visualizzazione e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborativa, interfaccia uomo macchina, manifattura additiva, internet delle cose e delle macchine integrazione digitale dei processi aziendali. Le attività possono svolgersi in qualsiasi modalità. Sono ammissibili anche le spese relative a:

  •  le spese di personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione;
  • i costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione direttamente connessi al progetto di formazione, quali le spese di viaggio, i materiali e le forniture con attinenza diretta al progetto, l’ammortamento degli strumenti e delle attrezzature per la quota da riferire al loro uso esclusivo per il progetto di formazione. Sono però escluse le spese di alloggio (ad eccezione delle spese di alloggio minime necessarie per i partecipanti che sono lavoratori con disabilità);
  • i costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione;
  • le spese di personale relative ai partecipanti alla formazione e le spese generali indirette (spese amministrative, locazione, spese generali) per le ore durante le quali i partecipanti hanno seguito la formazione.

Il credito d’imposta deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui sono state sostenute le spese e in quelle relative ai periodi d’imposta successivi fino a quando se ne conclude l’utilizzo.

Il credito è utilizzabile, esclusivamente in compensazione, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di sostenimento delle spese ammissibili, presentando il modello F24 attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

Ai fini dell’ammissibilità al credito d’imposta, l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili deve risultare da apposita certificazione – da allegare al bilancio – rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti. Le imprese non soggette a revisione legale dei conti devono comunque avvalersi delle prestazioni di un revisore legale dei conti o di una società di revisione legale dei conti. Sono escluse dall’obbligo di certificazione le imprese con bilancio revisionato.

È ammissibile, a incremento diretto del credito d’imposta entro il limite di euro 5.000, la spesa sostenuta per adempiere l’obbligo di certificazione contabile da parte delle imprese non soggette ex lege a revisione legale dei conti.

Le imprese beneficiarie del credito d’imposta sono inoltre tenute a redigere e conservare:

  • una relazione che illustri le modalità organizzative e i contenuti delle attività di formazione svolte;
  • l’ulteriore documentazione contabile e amministrativa idonea a dimostrare la corretta applicazione del beneficio, anche in funzione del rispetto dei limiti e delle condizioni posti dalla disciplina comunitaria in materia;
  • i registri nominativi di svolgimento delle attività formative sottoscritti dal personale discente e docente o dal soggetto formatore esterno all’impresa.

Le imprese che intendono fruire dell’agevolazione sono tenute ad effettuare una comunicazione al Ministero dello sviluppo economico, richiesta al solo fine di acquisire le informazioni necessarie per valutare l’andamento, la diffusione e l’efficacia delle misure agevolative.

Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali materiali e immateriali

Credito di imposta per supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.

Il credito d’imposta è pari al 20% del costo della licenza.
Nel 2024, il credito sarà pari al 15% e nel 2025 10%.
Nel provvedimento sono ammissibili anche le spese per servizi sostenute mediante soluzioni di cloud computing per la quota imputabile per competenza.

Nello specifico, le aliquote sopracitate sono valide anche per chi è interessato all’acquisto del software gestionale (HOTELCUBE PMS rientra trai i prodotti della voce di spesa ‘Beni immateriali Strumentali nuovi’).

A chi
Sono ammesse tutte le imprese residenti in Italia.

L’agevolazione

Beni immateriali strumentali nuovi: credito d’imposta nella misura del 10% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1.000.000 €.
Nel caso in cui gli investimenti avvengano a favore di strumenti e dispositivi tecnologici per la realizzazione in impresa di forme di lavoro agile, allora la misura del credito aumenta al 15% degli investimenti sostenuti.

Per i beni materiali strumentali nuovi, secondo il modello di Industria 4.0, è riconosciuto un credito d’imposta nella misura del:

  • 50% del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • 30%, per la quota di investimenti superiori a 2,5 milioni e fino a 10 milioni di euro;
  • 10%, per la quota di investimenti superiori a 10 milioni e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.

Beni immateriali strumentali, secondo il modello Industria 4.0: credito di imposta nella misura del 20% del costo, fino a 1.000.000,00 €. per i beni prenotati entro il 31 dicembre 2021.

Beni materiali strumentali nuovi: credito d’imposta nella misura del 10% del costo fino a 2.000.000 €;

Le domande devono essere inviate entro il 30 giugno 2023.

Tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.

Il credito d’imposta per gli investimenti in altri beni strumentali materiali tradizionali è riconosciuto anche agli esercenti arti e professioni, ai soggetti aderenti al regime forfetario, alle imprese agricole ed alle imprese marittime

Sono escluse le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, altra procedura concorsuale. Sono inoltre escluse le imprese destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231.

La fruizione del beneficio spettante è subordinata alla condizione del rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.

Acquisto di:

  • Beni Materiali Strumentali Nuovi (beni ex super ammortamento);
  • Beni immateriali Strumentali nuovi;
  • Beni Materiali Strumentali Nuovi, secondo il modello Industria 4.0, (beni ex iper ammortamento, allegato A);
  • Beni Immateriali Strumentali Nuovi, secondo il modello Industria 4.0, (beni ex iper ammortamento dei beni immateriali di cui all’Allegato B).

Per i beni tecnologicamente avanzati materiali e immateriali, le imprese sono tenute a produrre una perizia tecnica asseverata rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali o un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato, da cui risulti che i beni possiedono caratteristiche tecniche tali da includerli rispettivamente negli elenchi di cui ai richiamati allegati A e B e sono interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura. Per i beni di costo unitario di acquisizione non superiore a 300.000 euro è sufficiente una dichiarazione resa dal legale rappresentante.

Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione mediante modello F24 in tre quote annuali di pari importo, a decorrere dall’anno dell’avvenuta interconnessione per i beni di cui agli allegati A e B, ovvero di entrata in funzione per gli altri beni. Per i beni materiali e immateriali strumentali nuovi (non 4.0) se il contribuente ha un volume di ricavi o compensi inferiori a 5 milioni di euro può compensare il credito in un’unica quota annuale. Le spese devono essere effettuate dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2021 (ovvero entro il 30 giugno 2022, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2021 sia soddisfatta la duplice condizione relativa all’ordine accettato dal fornitore e dell’acconto minimo del 20%).

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OPEN GROUP ITALIA è un gruppo nato dall'incontro di professionisti con competenze diverse che, con oltre 20 anni di esperienza, si occupa di consulenza strategica per le PMI. Da questa sinergia nasce un’innovativa metodologia: il metodo Open Plus, pensata e ideata sulla base delle esperienze maturate negli anni al fianco delle imprese. Attraverso il proprio approccio tailor made, Open Group Italia guida le aziende nel percorso strategico di sviluppo agendo sui fattori chiave del successo.

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